martedì 11 settembre 2007

Crisi CFP

OPERAI, STUDENTI, DISOCCUPATI

E’ L’ORA DI SCHIERARSI TUTTI CON I LAVORATORI!

In questi giorni stiamo assistendo all’ennesima chiusura di uno stabilimento produttivo in Valbasento.

La cosa più vergognosa è che tutto questo sembra stia diventando normale!

Stiamo tornando agli anni ’50, con la sola enorme differenza che almeno, allora, c’era la voglia di lottare per il lavoro.

Oggi invece siamo come bandiere al vento. Tutto intorno a noi si sgretola, decade, svanisce nell’indifferenza generale.

Occorre che tutta la popolazione si svegli da questo torpore che sembra offuscare le coscienze!

Gli operai della CFP stanno occupando la zona industriale di Pisticci.

69 famiglie sono sul lastrico e un giorno, in questo clima di precarietà e di insicurezza sociale, potrebbe toccare ad ognuno di noi, ad ognuna delle nostre famiglie.

SOSTENIAMO I LAVORATORI!

PARTECIPIAMO ALLE LORO LOTTE PER IL LAVORO!

Come ci insegnano le giornate di Melfi e di Scanzano

UNITI SI VINCE!

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Purtroppo non sono sul posto ma vorrei esprimere la mia solidarietà agli operai della CFP e a chi con loro lotta per il lavoro.

Anonimo ha detto...

...e purtroppo sono sul posto ed ho potuto solo provare una tristezza indescrivibile.
Il sistema politico e sindacale hanno in un certo senso demolito anche la voglia di combattere della nostra classe operaia.
Nessun altro operaio delle altre aziende operanti nella Valbasento ha sentito il dovere di associarsi alla lotta di questi persone.
Così è stato per la Nylstar e così forse sarà per la prossima azienda che chiuderà.Ci stanno calpestando anche la nostra dignità!
Povera nostra terra di Lucania....

Anonimo ha detto...

CFP, PER RIFONDAZIONE COMUNISTA “RISULTATO UMILIANTE”

“L’ennesima crisi, per una delle ultime testimonianze industriali della Val Basento, si chiude con un risultato per ora umiliante, quello cioè di non aver avuto nemmeno la certezza che le richieste minime dei lavoratori (cassa integrazione straordinaria e incentivi) siano state portate a casa”. Lo affermano, in un comunicato stampa a firma congiunta, Gianni Palumbo e Michele Saponaro, segretari provinciale e regionale di Rifondazione Comunista. “Vi è da sottolineare – aggiungono i due esponenti del Prc - che nella riunione di qualche giorno fa al Ministero dello Sviluppo Economico, nessun politico di rilievo della nostra maggioranza regionale ha potuto dare manforte al pur determinato dott. Nardozza della Task Force occupazione. L’hanno ben notato anche i lavoratori, e denunciato ieri, al tavolo della Regione, all’unico assessore presente nel Palazzo, Santochirico”.
Per Palumbo e Saponaro “la irresponsabile provocazione di Confindustria di Basilicata, che evoca fantasiose barricate e diffuse situazioni di illegalità da parte dei manifestanti, da reprimere con la forza, non è stata raccolta dai pacifici e determinati lavoratori; piuttosto, è stata “sposata” da chi, con minacce più o meno palesi, ha voluto suggerire una linea di ‘normalizzazione’ subalterna delle modalità di lotta di una classe operaia che si sta riducendo giorno per giorno al fine di lasciare il posto al deserto industriale ancora non bonificato dagli inquinamenti del passato e alla produzione di energia e allo stoccaggio e trasformazione di rifiuti e di gas”.
Secondo i due rappresentanti del Prc si tratta di “una inaccettabile situazione socio-economica che attraversa il mondo del lavoro/non lavoro, che rende incandescenti e magmatiche le dinamiche sociali che attraversano la Basilicata in un momento tanto delicato in cui anche il sindacato esprime talvolta tutti i propri limiti e le proprie contraddizioni (basta guardare al caso FIOM sugli accordi di luglio); che, invece, richiederebbe ben altra consapevolezza da parte di un bel pezzo del ceto imprenditoriale, che persino Prodi alla Fiera del Levante ha definito incapace e parassitario; e atti di umiltà anche da parte di coloro che hanno sempre creduto di saper interpretare al meglio le esigenze dei cittadini e dei territori”.
“Rifondazione Comunista – concludono continua ad essere a fianco dei lavoratori a sostenere le loro azioni di lotta anche mettendo a disposizione le proprie strutture”.

Fonte:
www.basilicatanet.it

Anonimo ha detto...

(RI) CFP, CARUSO (PRC): “DA NON CRIMINALIZZARE LA MOBILITAZIONE DEI LAVORATORI”

“La mobilitazione pacifica e determinata dei lavoratori è l'unico strumento oggi a loro disposizione per rivendicare il sacrosanto diritto al lavoro e questo strumento non può essere criminalizzato né da imprenditori senza scrupoli che pensano solo ad aumentare i loro guadagni nè da una classe politica locale connivente con i forti e indifferente verso i deboli”. Lo afferma, in un comunicato stampa, Francesco Caruso, parlamentare di Rifondazione Comunista. “Il grido di disperazione, di sofferenza e disagio sociale che si alza in questi giorni dalla zona industriale di Pisticci non può essere relegato,come fa in modo sconcertante e arrogante Confindustria Basilicata, a mero problema di ordine pubblico, ma va affrontato per quello che è, cioè un problema sociale a cui dare ascolto, attenzione e risposte”.

Fonte:
www.basilicatanet.it