lunedì 6 ottobre 2008

La Gelmini distrugge la scuola pubblica: a Ferrandina il Sindaco che fa?

La ministra dell’Istruzione, con la sua “controriforma”, sta portando l’attacco più violento al sistema della scuola pubblica statale che sia mai stato realizzato. Sta distruggendo anni e anni di studi pedagogici, ricerche didattiche, sperimentazioni e pratiche sul campo che hanno fatto della scuola primaria una delle eccellenze nel campo della formazione e che l’hanno resa capace di rispondere alle molteplici esigenze dei bambini e delle bambine di oggi, completamente diverse da quelle di 20 anni fa a cui la Gelmini vuol farci regredire.
L’effetto di queste scelte sconsiderate è quello di ridurre la scuola dell'infanzia e la scuola elementare a servizi minimi (solo mattutini) mettendo in seria difficoltà le famiglie.
L’introduzione del maestro unico, con il conseguente taglio degli organici attuali, produce, oltre che problemi di carattere didattico, una riduzione impressionante di posti di lavoro, sia tra gli insegnanti che tra il personale non docente.
La ministra, come se non bastasse, ha rivolto i suoi attacchi in particolare contro gli insegnanti del Mezzogiorno, a suo giudizio incapaci di svolgere il loro ruolo e bisognosi essi stessi di formazione, paradossalmente dimenticando che la qualità delle scuole del nord è assicurata proprio dalle migliaia di docenti meridionali che vi insegnano.
Per queste ragioni Rifondazione Comunista sostiene le quotidiane mobilitazioni a difesa della scuola pubblica che si tengono su tutto il territorio nazionale e che vedono ovunque il protagonismo di insegnanti, genitori e amministratori locali contro questo scellerato disegno.

Anche a Ferrandina abbiamo avvertito il pericolo che scelte non oculate possano produrre un impoverimento dell’offerta formativa cittadina. Per questo motivo, già nel Consiglio Comunale del 2 settembre scorso abbiamo presentato un’interrogazione (a risposta orale da inserire nell’o.d.g. della seduta successiva e in ogni caso entro 30 giorni come previsto da apposito regolamento) che di seguito riportiamo integralmente:

SCUOLA MATERNA “S. CHIARA” E SCUOLA ELEMENTARE “G. MAZZINI”
In relazione alla ipotesi di soppressione del Plesso della Scuola per l’infanzia di Largo Palestro (S. Chiara) e del plesso della Scuola Elementare del Mazzini, i sottoscritti Consiglieri Comunali Giuseppe Dubla e Ferdinando Eustazio, chiedono:
- Quali sono le motivazioni che hanno indotto questa Amministrazione ad ipotizzare la soppressione dei Plessi;
- Se ci sono stati degli incontri tra l’Amministrazione, la Direzione Didattica di Ferrandina e le Organizzazioni Sindacali.
- Se è già stata presa qualche decisione in merito.
I sottoscritti Consiglieri intendono precisare che qualora si dovesse dar corso a tale ipotesi, si provocherebbero gravi disagi ai bambini, alle loro famiglie e al personale (docente e non), nonché una perdita secca di posti di lavoro, qui a Ferrandina, per gli insegnanti ed il personale ATA.
Esprimiamo inoltre preoccupazione poiché, con l’approvazione del nuovo Piano del Dimensionamento Scolastico, tali provvedimenti produrrebbero rischi concreti di soppressione della Direzione Didattica o della Presidenza della Scuola Media e rispettive Segreterie visto che, nel precedente Piano, Ferrandina ha potuto conservare entrambe le presidenze avendo beneficiato della deroga.


Riteniamo dunque urgente che l’Amministrazione Comunale ed il Sindaco rispondano in tempi brevissimi e senza ulteriori ritardi alla nostra interrogazione, aprendo un dibattito in Consiglio Comunale e soprattutto utilizzando ogni strumento possibile a tutela dei diritti dell’infanzia e della qualità dei servizi, con il mantenimento del numero dei plessi in una distribuzione urbana funzionale alle esigenze della cittadinanza.

PS: Naturalmente l’urgenza di una risposta alle nostre interrogazioni riguarda anche quella sugli accessi a raso (COSAP) e quella sugli impianti sportivi.