giovedì 2 agosto 2007

Questione nucleare

Di seguito l'0rdine del giorno concernente la questione nucleare nazionale e regionale presentato dal Gruppo Consiliare di Rifondazione Comunista/SE e approvato nella seduta consiliare del 1 agosto 2007
Il Consiglio Comunale di Ferrandina
Preso atto
delle sollecitazioni venute da parte del cartello di associazioni costituito dalla "OLA" Organizzazione Lucana Ambientalista, dal Coordinamento territoriale dei movimenti contro il nucleare, dai movimenti No Scorie Metaponto, No Scorie Trisaia e ScanZiamo le scorie, firmatarie del documento per la "chiusura del Nucleare Lucano e Nazionale e per una risoluzione della questione nucleare lucana".
Constatata
  • la grave e pericolosa situazione dovuta alla giacenza di rifiuti radioattivi presso il centro nucleare Enea Sogin della Trisaia di Rotondella, di cui si attende ancora la messa in sicurezza e la presenza di materiale nucleare statunitense (64 barre di Elk River di natura militare) del quale si chiede la restituzione al governo USA;

Considerata

  • la necessità nel territorio metapontino di particolari e specifiche misure di controllo e protezione della popolazione, di un monitoraggio ambientale permanente, di un piano di emergenza esterno in caso di incidente nucleare al Centro Enea di Rotondella, oltre che di una indagine epidemiologica tesa a verificare eventuali correlazioni fra la contrazione di alcune neoplasie da parte della popolazione dell'area e la presenza del centro stesso;

Visti

  • gli incidenti verificatisi all'interno del centro della Trisaia di Rotondella (non ultima la fuga di radiazioni dalla cosiddetta fossa irreversibile);

Visto inoltre

  • che la "road map" del Ministero dello Sviluppo Economico preveda la consultazione delle istituzioni regionali per individuare il deposito unico nazionale di scorie radioattive, ipotesi quest'ultima già formalmente e ufficialmente avversata dalle regioni Piemonte, Lazio, Liguria, Calabria, Toscana e Puglia;

Si impegna

in ossequio ai principi di pace, libertà civile e democratica espressa dalla mobilitazione popolare del novembre 2003, recuperandone la domanda di democrazia e condivisione nelle scelte strategiche per il futuro delle comunità, a sollecitare gli organi preposti, Parlamento e Governo, ad attivarsi per la restituzione delle 64 barre di uranio provenienti dalla centrale statunitense di Elk River;

a contrastare qualsiasi ipotesi di sito unico nazionale per lo stoccaggio di scorie nucleari nel proprio territorio ed in quelli limitrofi.

Il presente O.d.G. è trasmesso al Presidente della Regione Basilicata, al Presidente del Consiglio Regionale, alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, al Ministero per le Attività produttive, al Ministero all'Ambiente, alla Presidenza del Senato della Repubblica, alla Presidenza della Camera dei Deputati.

1 commento:

RH77 ha detto...

Ho comunicato via mail l'approvazione dell'ordine del giorno alla OLA.

Riporto la risposta:

Vi ringraziamo per l'importante notizia, auspicando un impegno futuro per la difesa delle comunità lucane.
Altri Consigli Comunali stanno aderendo. Forniremo presto un quadro delle Amministrazioni Comunali.
Cordiali Saluti

OLA - Organizzazione Lucana Ambientalista
Rif Felice Santarcangelo