sabato 9 maggio 2009
Un atto di civile DISOBBEDIENZA
La decisione di sostenere la candidatura di Stella alla presidenza della
Provincia di Matera, è stata presa non dal corpo del Partito della Rifondazione
Comunista, ma solo dall'ormai ex segretario di Federazione Ottavio Frammartino
il quale,ignorando del tutto la chiara posizione della maggioranza interna che
aveva già escluso la propria partecipazione a questo impresentabile centro-sinistra, ha nei fatti svenduto il Partito ad una logica che già nei fatti,è la gente a disgustare.Inoltre,il Circolo del PRC di Ferrandina subisce,oltre al danno, la beffa di vedersi candidato nelle proprie fila uno sconosciuto,completamente estraneo al circolo stesso e per giunta indicato da alcuni dirigenti di altro partito.Del personaggio in questione, nulla abbiamo da dire,se non che esso è lontano mille miglia dal nostro orizzonte e dai nostri contenuti.Pertanto, non solo disconosciamo totalmente questa candidatura,ma quanto invitiamo tutti i nostri elettori e tutti coloro che vogliano dare un segno di CIVILE DISOBBEDIENZA, ad annullare la scheda per il rinnovo del Consiglio provinciale di Matera.
Il Circolo del Partito della Rifondazione Comunista di Ferrandina
martedì 7 aprile 2009
Dimissioni del Sindaco RICCHIUTI - Intervento del compagno Giuseppe DUBLA
Prendiamo atto delle dimissioni del Sindaco, come atto consequenziale e finale di un’ esperienza amministrativa fallimentare, così come ritengo, sia definitivamente chiusa l’esperienza del centro sinistra a Ferrandina.
Le ragioni del fallimento sono indubbiamente tante e alcune di esse potrebbero risultare nobili,come per esempio lo scontro sul modo di intendere la programmazione del territorio.
Questa nobiltà, però, non appartiene ad un manipolo di personaggi che contrabbanda il bene pubblico con interessi diversi.
Interessi tutti interni ad una compagine che di politico non ha più nulla.
Dando per scontato che siamo qui per prendere atto delle sue dimissioni, nell’assurda ipotesi, e sottolineo assurda, che ciò non avvenga o che Lei venga meno ad una decisione già presa, sappia Signor Sindaco che avrà a che fare con un altro pezzo mancante di progettualità, idee e quindi futuro.
Paradossalmente, l’auspicata sufficiente maggioranza, vedrà un’ulteriore sottrazione di risorse immateriali che può venire SOLO da persone e cittadini con dignità e reale idea del bene pubblico.
Oggi, qui, tutti noi siamo legittimati a chiederci quali sono le reali motivazioni che hanno spinto quel che resta di un partito che si chiamava PD a Ferrandina, ad aprire una crisi dai contorni incerti e dai contenuti sicuramente non trasparenti.
Se fossero le motivazioni addotte in questo consiglio dal consigliere Giuseppe Montefinese, nulla abbiamo ascoltato dalla voce del primo cittadino di marcia indietro sui suoi comportamenti isolazionisti e decisionisti, tendenti ad escludere qualsiasi decisione collegiale e democratica.
Siamo consapevoli, d’altronde, che se la ormai ex maggioranza si è frantumata in una miriade di individualismi opportunistici, certamente la minoranza non solo non ne è immune, ma per alcuni di essi possiamo individuarne anche le origini culturali.
Non si deve mai confondere la coesione per la gestione del potere, con la capacità di tutelare il bene pubblico e programmare il futuro dei cittadini.
Per questa seconda parte dovremo ancora attendere.
E poiché riteniamo che l’amministrazione della cosa pubblica non sia un gioco, noi, Sindaco, l’abbiamo presa sul serio quando si è proposto a candidarsi come primo cittadino di questa comunità, così la prendiamo sul serio quando decide di rassegnare le sue dimissioni. Decisione alla quale La invitiamo a non venire meno.
Le ragioni del fallimento sono indubbiamente tante e alcune di esse potrebbero risultare nobili,come per esempio lo scontro sul modo di intendere la programmazione del territorio.
Questa nobiltà, però, non appartiene ad un manipolo di personaggi che contrabbanda il bene pubblico con interessi diversi.
Interessi tutti interni ad una compagine che di politico non ha più nulla.
Dando per scontato che siamo qui per prendere atto delle sue dimissioni, nell’assurda ipotesi, e sottolineo assurda, che ciò non avvenga o che Lei venga meno ad una decisione già presa, sappia Signor Sindaco che avrà a che fare con un altro pezzo mancante di progettualità, idee e quindi futuro.
Paradossalmente, l’auspicata sufficiente maggioranza, vedrà un’ulteriore sottrazione di risorse immateriali che può venire SOLO da persone e cittadini con dignità e reale idea del bene pubblico.
Oggi, qui, tutti noi siamo legittimati a chiederci quali sono le reali motivazioni che hanno spinto quel che resta di un partito che si chiamava PD a Ferrandina, ad aprire una crisi dai contorni incerti e dai contenuti sicuramente non trasparenti.
Se fossero le motivazioni addotte in questo consiglio dal consigliere Giuseppe Montefinese, nulla abbiamo ascoltato dalla voce del primo cittadino di marcia indietro sui suoi comportamenti isolazionisti e decisionisti, tendenti ad escludere qualsiasi decisione collegiale e democratica.
Siamo consapevoli, d’altronde, che se la ormai ex maggioranza si è frantumata in una miriade di individualismi opportunistici, certamente la minoranza non solo non ne è immune, ma per alcuni di essi possiamo individuarne anche le origini culturali.
Non si deve mai confondere la coesione per la gestione del potere, con la capacità di tutelare il bene pubblico e programmare il futuro dei cittadini.
Per questa seconda parte dovremo ancora attendere.
E poiché riteniamo che l’amministrazione della cosa pubblica non sia un gioco, noi, Sindaco, l’abbiamo presa sul serio quando si è proposto a candidarsi come primo cittadino di questa comunità, così la prendiamo sul serio quando decide di rassegnare le sue dimissioni. Decisione alla quale La invitiamo a non venire meno.
giovedì 12 marzo 2009
Questione centrale a biomassa.
Informiamo tutta la cittadinanza che ieri il compagno Giuseppe DUBLA,in qualità di consigliere comunale,ha partecipato all'incontro tra l'Amministrazione Comunale del nostro paese e i rappresentanti della IEA(centrale a biomassa).
Per una forma di correttezza e ulterirore chiarezza il compagno Giuseppe DUBLA ha chiesto che in merito alla vicenda venga convocato un Consiglio Comunale Aperto a tutti i cittadini,ai quali si prega vivamente di non mancare data l'importanza dell'argomento.
Per una forma di correttezza e ulterirore chiarezza il compagno Giuseppe DUBLA ha chiesto che in merito alla vicenda venga convocato un Consiglio Comunale Aperto a tutti i cittadini,ai quali si prega vivamente di non mancare data l'importanza dell'argomento.
mercoledì 4 marzo 2009
Comunicato Stampa
Il Circolo di Rifondazione Comunista di Ferrandina, nel prendere atto del passaggio di alcuni dei suoi componenti al MpS, ribadisce il proprio impegno politico sul territorio, anche attraverso il suo rappresentante in seno al Consiglio Comunale, Giuseppe Dubla.
In un momento particolarmente difficile per la nostra società, il Partito della Rifondazione Comunista moltiplicherà gli sforzi per rimanere sempre dalla parte dei più deboli, in difesa dell’Ambiente e dei Diritti, lontano da settarismi di ogni genere e aperto al contributo di quanti vorranno condividerne il cammino.
In un momento particolarmente difficile per la nostra società, il Partito della Rifondazione Comunista moltiplicherà gli sforzi per rimanere sempre dalla parte dei più deboli, in difesa dell’Ambiente e dei Diritti, lontano da settarismi di ogni genere e aperto al contributo di quanti vorranno condividerne il cammino.
mercoledì 28 gennaio 2009
Don Raffaele
Il voto favorevole all'insediamento ECOIL espresso nell'ultimo Consiglio Comunale,sancisce la vocazione del "primo cittadino" ad esercitare il potere,in spregio alle più elementari regole del buon senso e della buona amministrazione e,soprattutto,coferma il TRADIMENTO al programma elettorale.
Infatti tra le "buone intenzioni",figurava anche la salvaguardia dell'ambiente e della salute dei cittadini nell'ottica di "un altro sviluppo possibile".
Si tratta di una scelta irresponsabile,che aggraverà la già critica situazionedel nostro territorio.
Allo stupido e strumentale preconcetto di quanti ci additano come il partito del NO,noi opponiamo semplicemente lo studio e l'approfondimento della documentazione relativa all'iter autorizzativo dell'impianto,che ci permette di pronunciare il voto contrario in Consiglio Comunale.
Riportiamo sinteticamente le criticità che abbiamo colto:
1-concessione del contributo regionale pari a 8,5 milioni di euro,nonostante ben due bocciature nell'arco di 8 anni;
2-di fronte ad un progetto non definitivo che presenta molte e gravi lacune,così come dichiarato dal Dirigente del Dipartimento Ambiente della Regione Basilicata Francesco RICCIARDI,e alle osservazioni del consulente nominato dalla stessa Regione Prof. Vincenzo TUFANO che sostanzialmente boccia il progetto così come è stato presentato,il funzionario regionale LAMBIASE,nella Conferenza dei Servizi del 12/11/2008,anticipa la "conclusione favorevole all'istruttoria";
3-assenza di accordi preliminari tra la ECOIL e il Consorzio Obbligatorio degli Olii Usati(COOU)che è l'unico consorzio in Italia autorizzato alla raccolta di olio da rigenerare e alla vendita delo stesso ai relativi siti industrialiche lo trattano;
4-nel 2007,il COOU ha venduto alle 5 realtà industriali che rigeberano olio,175 mila tonnellate delle 181 disponibili.Per tale ragione,riteniamo che la ECOIL tratterà olio proveniente dall'estero(Francia e Slovenia in primis).Ipotesi suffragata dalla presenza di un accordo tra ECOIL e Ferrovie dello Stato,che prevede l'approvigionamento proprio da quei due stati;
5-Il Comune di Ferrandina,pur dichiarando di non essere in possesso del progetto,esprime parere favorevole alle emissioni in atmosfera;
6-i fumi che questo impianto emetterà,in primis dal termodistruttore e poi dall'unità di idrogenazione,contengono sostanze cancerogene che non possono interamente essere trattenute dal camino.
A fronte di tutti questi rilievi,abbiamo registrato uno sconcertante silenzio dell'Assessore all'Ambiente Franco MONTEFINESE,uno sperticato assenso del Verde(!) Dino RECCHIA,la volontàdel PD a sacrificare le perplessità sul progetto neanche in nome del processo tecnologico....bensì per altro....e l'auspicio di Italia Dei Valoriche questo progetto possa "rappresentare la prima pietra per lo sviluppo di questo territorio".
E così dopo aver saccheggiato la maggioranza con manovre e manovrine,il "primo cittadino" ha intrapreso(o continuato?)il percorso che sacrifica il nostro territorio a vantaggio di pochi e a danno di tutti,rafforzando in noi la consapevolezzadella necessità di un'inversione di tendenza da parte degli amministratori della Pubblica Amministrazione nell'esercizio delle loro funzioni.
Gruppo Consiliare del Partito della RIFONDAZIONE COMUNISTA
Giuseppe DUBLA e Ferdinando EUSTAZIO
Infatti tra le "buone intenzioni",figurava anche la salvaguardia dell'ambiente e della salute dei cittadini nell'ottica di "un altro sviluppo possibile".
Si tratta di una scelta irresponsabile,che aggraverà la già critica situazionedel nostro territorio.
Allo stupido e strumentale preconcetto di quanti ci additano come il partito del NO,noi opponiamo semplicemente lo studio e l'approfondimento della documentazione relativa all'iter autorizzativo dell'impianto,che ci permette di pronunciare il voto contrario in Consiglio Comunale.
Riportiamo sinteticamente le criticità che abbiamo colto:
1-concessione del contributo regionale pari a 8,5 milioni di euro,nonostante ben due bocciature nell'arco di 8 anni;
2-di fronte ad un progetto non definitivo che presenta molte e gravi lacune,così come dichiarato dal Dirigente del Dipartimento Ambiente della Regione Basilicata Francesco RICCIARDI,e alle osservazioni del consulente nominato dalla stessa Regione Prof. Vincenzo TUFANO che sostanzialmente boccia il progetto così come è stato presentato,il funzionario regionale LAMBIASE,nella Conferenza dei Servizi del 12/11/2008,anticipa la "conclusione favorevole all'istruttoria";
3-assenza di accordi preliminari tra la ECOIL e il Consorzio Obbligatorio degli Olii Usati(COOU)che è l'unico consorzio in Italia autorizzato alla raccolta di olio da rigenerare e alla vendita delo stesso ai relativi siti industrialiche lo trattano;
4-nel 2007,il COOU ha venduto alle 5 realtà industriali che rigeberano olio,175 mila tonnellate delle 181 disponibili.Per tale ragione,riteniamo che la ECOIL tratterà olio proveniente dall'estero(Francia e Slovenia in primis).Ipotesi suffragata dalla presenza di un accordo tra ECOIL e Ferrovie dello Stato,che prevede l'approvigionamento proprio da quei due stati;
5-Il Comune di Ferrandina,pur dichiarando di non essere in possesso del progetto,esprime parere favorevole alle emissioni in atmosfera;
6-i fumi che questo impianto emetterà,in primis dal termodistruttore e poi dall'unità di idrogenazione,contengono sostanze cancerogene che non possono interamente essere trattenute dal camino.
A fronte di tutti questi rilievi,abbiamo registrato uno sconcertante silenzio dell'Assessore all'Ambiente Franco MONTEFINESE,uno sperticato assenso del Verde(!) Dino RECCHIA,la volontàdel PD a sacrificare le perplessità sul progetto neanche in nome del processo tecnologico....bensì per altro....e l'auspicio di Italia Dei Valoriche questo progetto possa "rappresentare la prima pietra per lo sviluppo di questo territorio".
E così dopo aver saccheggiato la maggioranza con manovre e manovrine,il "primo cittadino" ha intrapreso(o continuato?)il percorso che sacrifica il nostro territorio a vantaggio di pochi e a danno di tutti,rafforzando in noi la consapevolezzadella necessità di un'inversione di tendenza da parte degli amministratori della Pubblica Amministrazione nell'esercizio delle loro funzioni.
Gruppo Consiliare del Partito della RIFONDAZIONE COMUNISTA
Giuseppe DUBLA e Ferdinando EUSTAZIO
venerdì 5 dicembre 2008
Direttivo di circolo
Martedi 9 dicembre, alle ore 18.30, nella sezione di Via S. Lucia, si terrà il direttivo di circolo (con la presenza del segretario provinciale) per discutere del consiglio comunale di mercoledi 10 e del nuovo segretario di circolo.
Per l'importanza degli argomenti si prega di non mancare.
Per l'importanza degli argomenti si prega di non mancare.
domenica 2 novembre 2008
Comunicato stampa Ecoil
E’ notizia di questi giorni che la Provincia di Matera abbia dato parere favorevole alla riapertura del procedimento autorizzativo per la realizzazione dell’impianto di rigenerazione di oli esausti ECOIL nel territorio di Ferrandina.
Tale impianto dovrebbe rigenerare oli esausti per 65.000 tonnellate l’anno.
Anche la Giunta Regionale di Basilicata (con deliberazione n.1383 del 3/9/08) ha prorogato il termine, già scaduto da oltre sei mesi, per la validità del Giudizio di Compatibilità Ambientale concernente lo stesso impianto, nonostante il processo produttivo sia stato modificato rispetto a quello iniziale.
È alquanto singolare come entrambi gli Enti (Provincia e Regione) abbiano permesso la prosecuzione dell’iter autorizzativo in assenza di un progetto definitivo.
I nostri Consiglieri Comunali Eustazio e Dubla, a tal proposito, hanno richiesto il progetto al Comune di Ferrandina, che ha dichiarato di non esserne in possesso.
In assenza del progetto definitivo, ci chiediamo su quali basi potrà esprimersi il Comune nella Conferenza dei Servizi in programma per il prossimo 12 novembre.
Riteniamo per tanto doveroso che i rappresentanti comunali invitati alla suddetta Conferenza, chiedano il rinvio della stessa in attesa del progetto definitivo, necessario per una corretta e approfondita valutazione sul reale impatto ambientale dell’impianto.
Tale impianto dovrebbe rigenerare oli esausti per 65.000 tonnellate l’anno.
Anche la Giunta Regionale di Basilicata (con deliberazione n.1383 del 3/9/08) ha prorogato il termine, già scaduto da oltre sei mesi, per la validità del Giudizio di Compatibilità Ambientale concernente lo stesso impianto, nonostante il processo produttivo sia stato modificato rispetto a quello iniziale.
È alquanto singolare come entrambi gli Enti (Provincia e Regione) abbiano permesso la prosecuzione dell’iter autorizzativo in assenza di un progetto definitivo.
I nostri Consiglieri Comunali Eustazio e Dubla, a tal proposito, hanno richiesto il progetto al Comune di Ferrandina, che ha dichiarato di non esserne in possesso.
In assenza del progetto definitivo, ci chiediamo su quali basi potrà esprimersi il Comune nella Conferenza dei Servizi in programma per il prossimo 12 novembre.
Riteniamo per tanto doveroso che i rappresentanti comunali invitati alla suddetta Conferenza, chiedano il rinvio della stessa in attesa del progetto definitivo, necessario per una corretta e approfondita valutazione sul reale impatto ambientale dell’impianto.
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lunedì 6 ottobre 2008
La Gelmini distrugge la scuola pubblica: a Ferrandina il Sindaco che fa?
La ministra dell’Istruzione, con la sua “controriforma”, sta portando l’attacco più violento al sistema della scuola pubblica statale che sia mai stato realizzato. Sta distruggendo anni e anni di studi pedagogici, ricerche didattiche, sperimentazioni e pratiche sul campo che hanno fatto della scuola primaria una delle eccellenze nel campo della formazione e che l’hanno resa capace di rispondere alle molteplici esigenze dei bambini e delle bambine di oggi, completamente diverse da quelle di 20 anni fa a cui la Gelmini vuol farci regredire.
L’effetto di queste scelte sconsiderate è quello di ridurre la scuola dell'infanzia e la scuola elementare a servizi minimi (solo mattutini) mettendo in seria difficoltà le famiglie.
L’introduzione del maestro unico, con il conseguente taglio degli organici attuali, produce, oltre che problemi di carattere didattico, una riduzione impressionante di posti di lavoro, sia tra gli insegnanti che tra il personale non docente.
La ministra, come se non bastasse, ha rivolto i suoi attacchi in particolare contro gli insegnanti del Mezzogiorno, a suo giudizio incapaci di svolgere il loro ruolo e bisognosi essi stessi di formazione, paradossalmente dimenticando che la qualità delle scuole del nord è assicurata proprio dalle migliaia di docenti meridionali che vi insegnano.
Per queste ragioni Rifondazione Comunista sostiene le quotidiane mobilitazioni a difesa della scuola pubblica che si tengono su tutto il territorio nazionale e che vedono ovunque il protagonismo di insegnanti, genitori e amministratori locali contro questo scellerato disegno.
Anche a Ferrandina abbiamo avvertito il pericolo che scelte non oculate possano produrre un impoverimento dell’offerta formativa cittadina. Per questo motivo, già nel Consiglio Comunale del 2 settembre scorso abbiamo presentato un’interrogazione (a risposta orale da inserire nell’o.d.g. della seduta successiva e in ogni caso entro 30 giorni come previsto da apposito regolamento) che di seguito riportiamo integralmente:
SCUOLA MATERNA “S. CHIARA” E SCUOLA ELEMENTARE “G. MAZZINI”
In relazione alla ipotesi di soppressione del Plesso della Scuola per l’infanzia di Largo Palestro (S. Chiara) e del plesso della Scuola Elementare del Mazzini, i sottoscritti Consiglieri Comunali Giuseppe Dubla e Ferdinando Eustazio, chiedono:
- Quali sono le motivazioni che hanno indotto questa Amministrazione ad ipotizzare la soppressione dei Plessi;
- Se ci sono stati degli incontri tra l’Amministrazione, la Direzione Didattica di Ferrandina e le Organizzazioni Sindacali.
- Se è già stata presa qualche decisione in merito.
I sottoscritti Consiglieri intendono precisare che qualora si dovesse dar corso a tale ipotesi, si provocherebbero gravi disagi ai bambini, alle loro famiglie e al personale (docente e non), nonché una perdita secca di posti di lavoro, qui a Ferrandina, per gli insegnanti ed il personale ATA.
Esprimiamo inoltre preoccupazione poiché, con l’approvazione del nuovo Piano del Dimensionamento Scolastico, tali provvedimenti produrrebbero rischi concreti di soppressione della Direzione Didattica o della Presidenza della Scuola Media e rispettive Segreterie visto che, nel precedente Piano, Ferrandina ha potuto conservare entrambe le presidenze avendo beneficiato della deroga.
Riteniamo dunque urgente che l’Amministrazione Comunale ed il Sindaco rispondano in tempi brevissimi e senza ulteriori ritardi alla nostra interrogazione, aprendo un dibattito in Consiglio Comunale e soprattutto utilizzando ogni strumento possibile a tutela dei diritti dell’infanzia e della qualità dei servizi, con il mantenimento del numero dei plessi in una distribuzione urbana funzionale alle esigenze della cittadinanza.
PS: Naturalmente l’urgenza di una risposta alle nostre interrogazioni riguarda anche quella sugli accessi a raso (COSAP) e quella sugli impianti sportivi.
L’effetto di queste scelte sconsiderate è quello di ridurre la scuola dell'infanzia e la scuola elementare a servizi minimi (solo mattutini) mettendo in seria difficoltà le famiglie.
L’introduzione del maestro unico, con il conseguente taglio degli organici attuali, produce, oltre che problemi di carattere didattico, una riduzione impressionante di posti di lavoro, sia tra gli insegnanti che tra il personale non docente.
La ministra, come se non bastasse, ha rivolto i suoi attacchi in particolare contro gli insegnanti del Mezzogiorno, a suo giudizio incapaci di svolgere il loro ruolo e bisognosi essi stessi di formazione, paradossalmente dimenticando che la qualità delle scuole del nord è assicurata proprio dalle migliaia di docenti meridionali che vi insegnano.
Per queste ragioni Rifondazione Comunista sostiene le quotidiane mobilitazioni a difesa della scuola pubblica che si tengono su tutto il territorio nazionale e che vedono ovunque il protagonismo di insegnanti, genitori e amministratori locali contro questo scellerato disegno.
Anche a Ferrandina abbiamo avvertito il pericolo che scelte non oculate possano produrre un impoverimento dell’offerta formativa cittadina. Per questo motivo, già nel Consiglio Comunale del 2 settembre scorso abbiamo presentato un’interrogazione (a risposta orale da inserire nell’o.d.g. della seduta successiva e in ogni caso entro 30 giorni come previsto da apposito regolamento) che di seguito riportiamo integralmente:
SCUOLA MATERNA “S. CHIARA” E SCUOLA ELEMENTARE “G. MAZZINI”
In relazione alla ipotesi di soppressione del Plesso della Scuola per l’infanzia di Largo Palestro (S. Chiara) e del plesso della Scuola Elementare del Mazzini, i sottoscritti Consiglieri Comunali Giuseppe Dubla e Ferdinando Eustazio, chiedono:
- Quali sono le motivazioni che hanno indotto questa Amministrazione ad ipotizzare la soppressione dei Plessi;
- Se ci sono stati degli incontri tra l’Amministrazione, la Direzione Didattica di Ferrandina e le Organizzazioni Sindacali.
- Se è già stata presa qualche decisione in merito.
I sottoscritti Consiglieri intendono precisare che qualora si dovesse dar corso a tale ipotesi, si provocherebbero gravi disagi ai bambini, alle loro famiglie e al personale (docente e non), nonché una perdita secca di posti di lavoro, qui a Ferrandina, per gli insegnanti ed il personale ATA.
Esprimiamo inoltre preoccupazione poiché, con l’approvazione del nuovo Piano del Dimensionamento Scolastico, tali provvedimenti produrrebbero rischi concreti di soppressione della Direzione Didattica o della Presidenza della Scuola Media e rispettive Segreterie visto che, nel precedente Piano, Ferrandina ha potuto conservare entrambe le presidenze avendo beneficiato della deroga.
Riteniamo dunque urgente che l’Amministrazione Comunale ed il Sindaco rispondano in tempi brevissimi e senza ulteriori ritardi alla nostra interrogazione, aprendo un dibattito in Consiglio Comunale e soprattutto utilizzando ogni strumento possibile a tutela dei diritti dell’infanzia e della qualità dei servizi, con il mantenimento del numero dei plessi in una distribuzione urbana funzionale alle esigenze della cittadinanza.
PS: Naturalmente l’urgenza di una risposta alle nostre interrogazioni riguarda anche quella sugli accessi a raso (COSAP) e quella sugli impianti sportivi.
sabato 27 settembre 2008
Ritiriamo la fiducia al Sindaco Ricchiuti
Con questo documento il Circolo di Rifondazione Comunista intende rendere nota la volontà emersa dall’assemblea degli iscritti circa il rapporto del nostro partito con il Sindaco e l’Amministrazione Comunale.
Contestiamo il modo con il quale il Sindaco ha chiuso la lunga e deprimente crisi amministrativa da lui stesso aggressivamente aperta quando a gennaio con la famosa lettera manifesto ha pubblicamente denigrato la giunta in carica, i consiglieri di maggioranza, la lista elettorale e i partiti della coalizione di centro-sinistra.
Un giudizio politico pesante come un macigno che non solo non ha mai ritirato ma che ha pienamente confermato, estendendolo questa volta ai cittadini di Ferrandina, poiché ha nominato assessore un estraneo a questa comunità, affidandogli addirittura le deleghe all’Edilizia, Urbanistica e Lavori Pubblici e contemporaneamente nominando un “miracoloso” staff di esperti certificando, di fatto, la sfiducia nella giunta appena nominata evidentemente bisognosa di protesi. Con queste ultime scelte il Sindaco ha chiuso ogni possibilità di dialogo stravolgendo profondamente nella sostanza il quadro politico uscito vittorioso dalle elezioni e ritrattando gli impegni programmatici assunti nei confronti della città e delle forze politiche che si fondavano sul rinnovamento dei metodi e sulla trasparenza delle scelte, sulla partecipazione e sulla condivisione che già nell’elaborazione del programma elettorale ha visto la coesione di tutte le forze politiche di maggioranza.
Alle continue sollecitazioni da parte del nostro partito di ritrovare l’intesa su un rilancio delle questioni programmatiche, il Sindaco ci ha accusato in modo sprezzante di “parlare politichese”, ribadendo che la priorità era indicare nomi e caselle da occupare.
A queste condizioni Rifondazione Comunista risponde che non solo non intende assolutamente partecipare alla spartizione delle poltrone ma che si è ormai deteriorato il rapporto di fiducia con il Sindaco Ricchiuti e che non ci sono più le condizioni politiche per sostenerlo.
Le questioni sulle quali avremmo voluto che la maggioranza si esprimesse nettamente riguardano tutti quegli insediamenti che arrecano ulteriori danni al nostro già martoriato territorio: dalla megadiscarica di rifiuti pericolosi, all’ambiguità della centrale a biomasse, all’impianto di generazione di oli esausti Ecoil. La contrarietà del nostro partito su questi progetti è nota, così come è chiaro che ci opporremo con forza allo stoccaggio di gas, alle trivellazioni petrolifere, agli inceneritori e agli impianti nucleari.
Continuiamo a chiedere ancora all’Amministrazione Comunale parole chiare ed il massimo rigore nelle scelte di carattere ambientale, tenendo nella massima considerazione la volontà espressa dai cittadini e dalle associazioni. Considerato invece l’esaurimento della discarica comunale e gli enormi costi dello smaltimento di rifiuti urbani, nessun ritardo ammetteremo per l’avvio immediato della raccolta differenziata porta a porta ed il contestuale avvio della bonifica del territorio inquinato, a cominciare dalla ex Materit. Rispetto alla Val Basento piuttosto, occorre aprire una vertenza dura e senza sconti con la Regione Basilicata ed il governo nazionale.
Siamo convinti che un’azione responsabile ed energica del Comune nei confronti della Regione e di tutti gli organismi preposti, possa rendere possibile l’istituzione a Ferrandina del Parco Regionale dei Calanchi e degli Ulivi, che è una virtuosa alternativa ai suddetti scempi ambientali ed è il volano di un nuovo sviluppo ecocompatibile basato sull’agricoltura di qualità, sul turismo culturale, sulla forestazione e sulla ricerca scientifica ed in grado di offrire a tanti nostri giovani la possibilità di contribuire al rifiorire della nostra economia, della nostra storia e delle nostre tradizioni.
Avremmo voluto parlare dell’urgenza di un impegno straordinario per contrastare tutte quelle forme di sofferenza sociale che investono le famiglie. A rendere ancora più insopportabili gli enormi problemi della mancanza di lavoro e quindi del reddito, c’è la solitudine delle famiglie e dei giovani dinanzi al dilagare del consumo di alcol e stupefacenti. Riteniamo che non si possa assistere inerti al furto di giovinezza che travolge i nostri ragazzi, per cui l’Amministrazione Comunale ha il dovere di farsi promotrice di programmi prima di tutto di prevenzione e poi di cura, attivandosi rapidamente nei confronti delle ASL/SERT e della Regione, in un’innovativa azione sinergica di progettazione che consenta di attingere agli ingenti fondi europei. Non serve che il Sindaco si occupi della repressione o del proibizionismo che possono essere addirittura controproducenti, ma occorre istituire servizi pubblici di accoglienza e di aiuto qualificato, generando altresì una cultura della responsabilità collettiva e dell’ascolto.
Una capacità di programmazione efficace apre nuove opportunità per occuparsi davvero degli anziani non autosufficienti, dei diversamente abili, del disagio mentale e delle forme di discriminazione e di emarginazione in generale.
Auspicando tutto questo e con non pochi dubbi abbiamo dato il nostro voto favorevole in fase di approvazione del bilancio di previsione; ha prevalso allora il timore fondato che un commissariamento del Comune avrebbe sottratto alla comunità la possibilità di contare sull’impegno degli amministratori per riprogrammare lo sviluppo di Ferrandina attraverso la politica. Abbiamo dato fiducia al Sindaco, quella stessa fiducia che non possiamo riconfermare perché il Sindaco non ha risposto con il dialogo né con una nuova progettualità.
Chiediamo che si proceda rapidamente alla eliminazione di tasse ingiuste (COSAP) e che per le rate successive a quelle già pagate (TARSU), si valuti la possibilità di una loro riduzione e soprattutto che ci si metta immediatamente al lavoro per predisporre per il 2009 un bilancio più giusto.
Riteniamo che questa amministrazione debba assolutamente recuperare la fiducia, seriamente compromessa, con i cittadini e nella struttura comunale e che il criterio della TRASPARENZA debba guidare la costruzione di ogni atto amministrativo, dalla pubblicità di interventi economici a favore dei più deboli, alle gare d’appalto, al conferimento di incarichi. A questo scopo suggeriamo che utili strumenti possono essere l’istituzione pubblica di un albo dei fornitori e dei professionisti, il rilancio dell’Ufficio Relazioni con il Pubblico, la nomina del Difensore Civico, l’applicazione del question time, la rimodulazione dello Statuto Comunale introducendo il Bilancio Partecipativo, l’istituzione dei Comitati di Quartiere. Tutte cose non nuove, ma presenti già nel programma elettorale che il Sindaco non ha nemmeno avviato.
Avremo voluto discutere di una diversa organizzazione della struttura di vertice del Comune, pensando anche all’attribuzione al Segretario Comunale delle funzioni di Direttore Generale; ciò renderebbe non necessaria la figura di tanti Capi Area e più fluida la gestione dei servizi, facendo sicuramente risparmiare qualche centinaia di migliaia di euro che potrebbe utilmente essere utilizzate per sgravare i cittadini dall’aumento spropositato di tutte le imposte comunali. Se poi aggiungiamo un piccolo sacrificio del Sindaco, degli Assessori e dei Consiglieri comunali, che potrebbero rinunciare alle indennità di carica, le disponibilità finanziare aumentano. Queste reali minori uscite si potrebbero magari utilizzare per differenziare gli aumenti delle tasse a favore dei disoccupati o di chi a redditi da fame ed al contempo si realizzerebbe una doverosa azione di giustizia sociale, perché così i sacrifici li farebbero davvero tutti, cittadini ed amministratori.
Queste erano alcune priorità che Rifondazione Comunista poneva come base fondante per continuare a mantenere un rapporto dialettico e costruttivo con la maggioranza di governo cittadino. Si tratta di questioni politiche che non richiedono investimenti finanziari ma convinzione nel volerlo fare, dinamismo ed impegno instancabili oltre che capacità di portare nuove risorse, e che invece non abbiamo potuto nemmeno discutere perché nel Sindaco non abbiamo trovato un interlocutore né disponibile né autorevole.
Sono state deluse troppe aspettative e l’entusiasmo di tanti cittadini consapevoli della necessità di un cambiamento radicale nella gestione del paese che da molti anni vive una situazione disastrosa a causa delle scellerate amministrazioni D’Amelio, responsabile del rischio di tracollo che incombe sulla nostra comunità.
Contestiamo il modo con il quale il Sindaco ha chiuso la lunga e deprimente crisi amministrativa da lui stesso aggressivamente aperta quando a gennaio con la famosa lettera manifesto ha pubblicamente denigrato la giunta in carica, i consiglieri di maggioranza, la lista elettorale e i partiti della coalizione di centro-sinistra.
Un giudizio politico pesante come un macigno che non solo non ha mai ritirato ma che ha pienamente confermato, estendendolo questa volta ai cittadini di Ferrandina, poiché ha nominato assessore un estraneo a questa comunità, affidandogli addirittura le deleghe all’Edilizia, Urbanistica e Lavori Pubblici e contemporaneamente nominando un “miracoloso” staff di esperti certificando, di fatto, la sfiducia nella giunta appena nominata evidentemente bisognosa di protesi. Con queste ultime scelte il Sindaco ha chiuso ogni possibilità di dialogo stravolgendo profondamente nella sostanza il quadro politico uscito vittorioso dalle elezioni e ritrattando gli impegni programmatici assunti nei confronti della città e delle forze politiche che si fondavano sul rinnovamento dei metodi e sulla trasparenza delle scelte, sulla partecipazione e sulla condivisione che già nell’elaborazione del programma elettorale ha visto la coesione di tutte le forze politiche di maggioranza.
Alle continue sollecitazioni da parte del nostro partito di ritrovare l’intesa su un rilancio delle questioni programmatiche, il Sindaco ci ha accusato in modo sprezzante di “parlare politichese”, ribadendo che la priorità era indicare nomi e caselle da occupare.
A queste condizioni Rifondazione Comunista risponde che non solo non intende assolutamente partecipare alla spartizione delle poltrone ma che si è ormai deteriorato il rapporto di fiducia con il Sindaco Ricchiuti e che non ci sono più le condizioni politiche per sostenerlo.
Le questioni sulle quali avremmo voluto che la maggioranza si esprimesse nettamente riguardano tutti quegli insediamenti che arrecano ulteriori danni al nostro già martoriato territorio: dalla megadiscarica di rifiuti pericolosi, all’ambiguità della centrale a biomasse, all’impianto di generazione di oli esausti Ecoil. La contrarietà del nostro partito su questi progetti è nota, così come è chiaro che ci opporremo con forza allo stoccaggio di gas, alle trivellazioni petrolifere, agli inceneritori e agli impianti nucleari.
Continuiamo a chiedere ancora all’Amministrazione Comunale parole chiare ed il massimo rigore nelle scelte di carattere ambientale, tenendo nella massima considerazione la volontà espressa dai cittadini e dalle associazioni. Considerato invece l’esaurimento della discarica comunale e gli enormi costi dello smaltimento di rifiuti urbani, nessun ritardo ammetteremo per l’avvio immediato della raccolta differenziata porta a porta ed il contestuale avvio della bonifica del territorio inquinato, a cominciare dalla ex Materit. Rispetto alla Val Basento piuttosto, occorre aprire una vertenza dura e senza sconti con la Regione Basilicata ed il governo nazionale.
Siamo convinti che un’azione responsabile ed energica del Comune nei confronti della Regione e di tutti gli organismi preposti, possa rendere possibile l’istituzione a Ferrandina del Parco Regionale dei Calanchi e degli Ulivi, che è una virtuosa alternativa ai suddetti scempi ambientali ed è il volano di un nuovo sviluppo ecocompatibile basato sull’agricoltura di qualità, sul turismo culturale, sulla forestazione e sulla ricerca scientifica ed in grado di offrire a tanti nostri giovani la possibilità di contribuire al rifiorire della nostra economia, della nostra storia e delle nostre tradizioni.
Avremmo voluto parlare dell’urgenza di un impegno straordinario per contrastare tutte quelle forme di sofferenza sociale che investono le famiglie. A rendere ancora più insopportabili gli enormi problemi della mancanza di lavoro e quindi del reddito, c’è la solitudine delle famiglie e dei giovani dinanzi al dilagare del consumo di alcol e stupefacenti. Riteniamo che non si possa assistere inerti al furto di giovinezza che travolge i nostri ragazzi, per cui l’Amministrazione Comunale ha il dovere di farsi promotrice di programmi prima di tutto di prevenzione e poi di cura, attivandosi rapidamente nei confronti delle ASL/SERT e della Regione, in un’innovativa azione sinergica di progettazione che consenta di attingere agli ingenti fondi europei. Non serve che il Sindaco si occupi della repressione o del proibizionismo che possono essere addirittura controproducenti, ma occorre istituire servizi pubblici di accoglienza e di aiuto qualificato, generando altresì una cultura della responsabilità collettiva e dell’ascolto.
Una capacità di programmazione efficace apre nuove opportunità per occuparsi davvero degli anziani non autosufficienti, dei diversamente abili, del disagio mentale e delle forme di discriminazione e di emarginazione in generale.
Auspicando tutto questo e con non pochi dubbi abbiamo dato il nostro voto favorevole in fase di approvazione del bilancio di previsione; ha prevalso allora il timore fondato che un commissariamento del Comune avrebbe sottratto alla comunità la possibilità di contare sull’impegno degli amministratori per riprogrammare lo sviluppo di Ferrandina attraverso la politica. Abbiamo dato fiducia al Sindaco, quella stessa fiducia che non possiamo riconfermare perché il Sindaco non ha risposto con il dialogo né con una nuova progettualità.
Chiediamo che si proceda rapidamente alla eliminazione di tasse ingiuste (COSAP) e che per le rate successive a quelle già pagate (TARSU), si valuti la possibilità di una loro riduzione e soprattutto che ci si metta immediatamente al lavoro per predisporre per il 2009 un bilancio più giusto.
Riteniamo che questa amministrazione debba assolutamente recuperare la fiducia, seriamente compromessa, con i cittadini e nella struttura comunale e che il criterio della TRASPARENZA debba guidare la costruzione di ogni atto amministrativo, dalla pubblicità di interventi economici a favore dei più deboli, alle gare d’appalto, al conferimento di incarichi. A questo scopo suggeriamo che utili strumenti possono essere l’istituzione pubblica di un albo dei fornitori e dei professionisti, il rilancio dell’Ufficio Relazioni con il Pubblico, la nomina del Difensore Civico, l’applicazione del question time, la rimodulazione dello Statuto Comunale introducendo il Bilancio Partecipativo, l’istituzione dei Comitati di Quartiere. Tutte cose non nuove, ma presenti già nel programma elettorale che il Sindaco non ha nemmeno avviato.
Avremo voluto discutere di una diversa organizzazione della struttura di vertice del Comune, pensando anche all’attribuzione al Segretario Comunale delle funzioni di Direttore Generale; ciò renderebbe non necessaria la figura di tanti Capi Area e più fluida la gestione dei servizi, facendo sicuramente risparmiare qualche centinaia di migliaia di euro che potrebbe utilmente essere utilizzate per sgravare i cittadini dall’aumento spropositato di tutte le imposte comunali. Se poi aggiungiamo un piccolo sacrificio del Sindaco, degli Assessori e dei Consiglieri comunali, che potrebbero rinunciare alle indennità di carica, le disponibilità finanziare aumentano. Queste reali minori uscite si potrebbero magari utilizzare per differenziare gli aumenti delle tasse a favore dei disoccupati o di chi a redditi da fame ed al contempo si realizzerebbe una doverosa azione di giustizia sociale, perché così i sacrifici li farebbero davvero tutti, cittadini ed amministratori.
Queste erano alcune priorità che Rifondazione Comunista poneva come base fondante per continuare a mantenere un rapporto dialettico e costruttivo con la maggioranza di governo cittadino. Si tratta di questioni politiche che non richiedono investimenti finanziari ma convinzione nel volerlo fare, dinamismo ed impegno instancabili oltre che capacità di portare nuove risorse, e che invece non abbiamo potuto nemmeno discutere perché nel Sindaco non abbiamo trovato un interlocutore né disponibile né autorevole.
Sono state deluse troppe aspettative e l’entusiasmo di tanti cittadini consapevoli della necessità di un cambiamento radicale nella gestione del paese che da molti anni vive una situazione disastrosa a causa delle scellerate amministrazioni D’Amelio, responsabile del rischio di tracollo che incombe sulla nostra comunità.
Di tutto questo hanno discusso con sofferenza gli iscritti del Circolo PRC di Ferrandina assumendo la difficile decisione di interrompere il nostro rapporto politico con il Sindaco Ricchiuti.
sabato 20 settembre 2008
Attivo di circolo
Alla luce dei nuovi risvolti della crisi amministrativa, il giorno 25 settembre, alle ore 17.30, presso la sezione in Via S. Lucia, è convocato un Attivo di Circolo con tutti gli iscritti per discutere e decidere in maniera definitiva la permanenza nell'attuale maggioranza o il passaggio all'opposizione.
PS: I compagni/e impossibilitati/e a partecipare alla riunione possono comunque contribuire alla discussione inviando il loro parere via email o lasciando un commento a questo post.
PS: I compagni/e impossibilitati/e a partecipare alla riunione possono comunque contribuire alla discussione inviando il loro parere via email o lasciando un commento a questo post.
sabato 13 settembre 2008
Nuova Email!
Per contatti e informazioni la nuova email del Circolo PRC di Ferrandina è:
prcferrandina@gmail.com
sabato 6 settembre 2008
Attivo di circolo
Domenica 7 Settembre, alle ore 18.00, presso la sezione in Via S. Lucia, ci sarà un attivo di circolo con tutti gli iscritti per discutere della situazione politico-amministrativa del nostro Comune. Data l'importanza dell'argomento si prega di non mancare.
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