lunedì 22 ottobre 2007

Vènti d'ottobre

Come sempre, noi c'eravamo...

Per vedere le foto della grande manifestazione del 20 ottobre consultate la nostra galleria fotografica su Flickr.

PS: le compagne e i compagni del circolo di Ferrandina in possesso di altro materiale sono pregati di inviarlo all'indirizzo prcferrandina@libero.it

giovedì 18 ottobre 2007

"Devo concludere il mio lavoro"

Intervista all'assessora provinciale Rosa Rivelli (PRC). "Non sono una professionista della politica, la verifica mi interessa solo se verte sul programma"

MATERA – Il suo è un consenso autentico ottenuto dalla stima effettiva dei cittadini, circa 700, che dal collegio di Ferrandina l’hanno delegata a rappresentarli nel Consiglio Provinciale di Matera. In seguito il partito le ha chiesto, così come di candidarsi, di entrare in giunta, incarico “esterno” che l’ha fatta decadere da consigliera. Di lei si sa che nel 2004 ha condotto una campagna all’insegna della sobrietà e dei contenuti. Nessun manifesto, nessuna promessa e nessun santino elettorale. Ora è assessora alle Politiche del Lavoro nella giunta Nigro.

Assessora Rivelli, com’è la politica vista da una donna di Rifondazione Comunista?
Penso che la politica è al tempo stesso il luogo esaltante e frustrante in cui le donne possono costruire percorsi concreti di emancipazione che guardino con fiducia all’avanzamento del processo di liberazione per tutte e tutti. Per stare attivamente dentro la politica, senza subirla, è importante non essere sole (in assoluto) e soprattutto non dover ogni volta dimostrare di essere all’altezza degli uomini. Lasciamo volentieri liberi di misurarsi tra loro quegli uomini che talora snaturano ed inquinano la politica con comportamenti e metodi discutibili perché penso che la maggior parte di noi donne ha altro da fare. E’ fuori discussione, infatti, la cultura della generosità e della concretezza che caratterizza largamente l’agire delle donne, nella politica come nelle istituzioni, a prescindere dall’appartenenza a questo o quel partito.

Lei è in buona compagnia tra le elette lucane nel suo partito: l’onorevole Lombardi, la senatrice Palermo, la consigliera regionale Simonetti, qual è il vostro segreto?
Il segreto, non così tanto segreto, è la scelta convinta del PRC/SE di candidare le donne per eleggerle e non per riempire le liste come fanno altri partiti. Non è certamente un caso che alle politiche, visto l’attuale e antidemocratico sistema elettorale, la scelta condivisa è stata quella di individuare come capoliste Angela Lombardi ed Anna Maria Palermo e bene abbiamo fatto, vista la passione che queste due compagne ogni giorno mettono per rappresentare i bisogni e le risposte che questa nostra terra pone. Il vero segreto sta in quella parte di noi stesse che decidiamo di donare agli altri e di mettere nelle cose che facciamo.

Che significa fare politica da comunista stando al governo?
Significa principalmente tradurre in pratiche e azioni concrete, in programmi più complessi e piccoli gesti quella idea più grande di un mondo più giusto per tutti. Significa assumersi la responsabilità di trovare le risposte alle domande di cambiamento che vengono dalla collettività. Significa, per dirla con le parole di Che Guevara che per essere realisti bisogna osare l’impossibile.

Comporta alcune rinunce?
Si! Tuttavia bisogna sorvegliare continuamente sul tipo di rinunzie e non farle diventare troppe. In questo caso non avrebbe più senso governare, anzi potrebbe diventare inutile e dannoso.

Di lei si sa che è una grande lavoratrice, si sente apprezzata dai colleghi uomini?
La verità? Non m’interessa granché, anche se le attestazioni di stima fanno piacere a tutti. Devo dire che sono piuttosto severa con me stessa e se la sera, quando cerco con fatica il sonno e i problemi si dilatano a dismisura, non sempre sono soddisfatta della qualità del lavoro svolto, sono lo stesso abbastanza in pace con me stessa perchè ce l’ho messa tutta per fare bene. Mi piacerebbe molto apprezzare diffusamente l’impegno ed la sobrietà di chiunque ha responsabilità pubbliche.

La sinistra radicale vive una situazione di disagio a vedere che tutti sono concentrati sul PD?
No! Anche perché ci forniscono indirettamente lo stimolo a costruire velocemente e con più entusiasmo a sinistra una casa comune. La nascita del PD ha contribuito ad accelerare un processo avviato già da alcuni anni nel PRC con la costruzione della Sinistra Europea ed a rendere più chiare le posizioni delle forze politiche.

Ci dica la verità in Provincia se ne parla?
Molto. Forse troppo. Anche se l’importanza della nascita del Pd non sfugge a nessuno.

A proposito di Provincia, la verifica politica in corso, la riguarda?
Se la verifica riguarda lo stato d’attuazione dei programmi e la sua aderenza ai bisogni dei cittadini certamente si. Se i problemi sono gli assetti e le postazioni dei partiti la questione non riguarda né me e neppure il mio partito.

Che rapporti ha con il suo giovane capogruppo?
Nutro nei confronti di Vincenzo Dambrosio un grande affetto, comprendo profondamente e condivido il suo rigore morale e la sua ansia di porre al centro i mille problemi che rendono dura ed a volte insostenibile la vita di tanti giovani, di tanti precari, di tanti lavoratori, di tante donne che faticano a trovare il senso alla loro esistenza, di tante famiglie che faticano ad arrivare a fine mese. Per questo stiamo nello stesso partito e viviamo sia il medesimo senso di responsabilità nei confronti di quanti si attendono con fiducia un modo diverso di stare nelle istituzioni sia la fatica di rendere le istituzioni stesse i luoghi della partecipazione e della rappresentazione delle istanze che vivono tra la gente. Il nostro desiderio è che le istituzioni si lascino permeare ed attraversare da quanto si muove nelle comunità senza timore di perdere potere, scegliendo anzi di cederlo a favore dei territori e dei loro bisogni, in un circolo virtuoso che alimenta l’efficacia delle istituzioni stesse.

L’ha messa in difficoltà alcune volte?
Alcune volte si. Naturalmente più nei toni e nei modi che nei contenuti. Eccezionalmente e nel caso in cui i modi ed i toni, diventano sostanza, mi sono trovata in totale disaccordo.

Nell’ultimo consiglio provinciale però Rifondazione ha votato contro l’Apea (Agenzia Provinciale per l’Energia e l’Ambiente), creando un problema politico.
Poteva sicuramente andare diversamente. Anche se ritengo tuttora che bisogna recuperare le condizioni per un dialogo costruttivo. Un dialogo che non c’è stato perché un provvedimento così importante meritava discussioni ed approfondimenti nella logica di cui dicevo sopra. E, premesso un giudizio positivo di massima sull’opportunità di dotarsi di strumenti operativi e altamente qualificati nelle strategiche politiche ambientali, io stessa, troppo frettolosamente ho approvato in Giunta lo statuto dell’Apea, confidando nell’impegno ad affidare alla commissione consiliare ed al consiglio provinciale tutto lo spazio dovuto.

Le dispiacerebbe lasciare l’assessorato?
Mi dispiacerebbe interrompere, senza validi motivi, il faticoso lavoro avviato in questi ultimi mesi che mi hanno vista catapultata da un assessorato all’altro. Ritengo di essermi impegnata a svolgere scrupolosamente i nuovi compiti affidatimi in un rapporto costruttivo e rispettoso con la giunta provinciale ma soprattutto con gli elettori ed i cittadini che hanno riposto fiducia nella mia persona. Certamente non tutto funziona come dovrebbe ed ancora enormi sono i problemi irrisolti e di cui e necessario farsi carico. Non mi va d’altra parte di nascondere che non sono una “professionista” della politica, che il mio lavoro di fisioterapista mi piace così come mi piace occuparmi della mia casa e della mia famiglia. Ma adesso devo concludere il mio lavoro alla Provincia di Matera ed onorare l’impegno assunto con gli elettori.

In che maniera ritiene di aver inciso nell’Amministrazione Provinciale di Matera?
E’ molto difficile sintetizzare una gran mole di lavoro che riguarda la gestione della cittadinanza solidale che coinvolge circa 1200 famiglie in condizioni di povertà estrema ed a rischio di marginalità sociale, il miglioramento e potenziamento della formazione e delle politiche attive del lavoro che devono essere strumenti effettivamente utili ai tanti giovani che si rivolgono ai centri per l’impiego o all’Ageforma per trovare opportunità reali di crescita, la nuova visione dei servizi che si aprono al territorio e da agosto sono aperti in tutti i 31 comuni per svolgere attività di accoglienza, orientamento, bilancio delle competenze, incrocio della domanda/offerta di lavoro tra imprese e quanti sono alla ricerca di occupazione e soprattutto l’impegno grandissimo di far circolare tutte le informazioni possibili, spesso privilegio di pochi, affidando proprio al possesso delle informazioni una capacità indotta di controllo democratico. Tuttavia poiché ritengo che non è ancora tempo di bilancio di quest’esperienza preferisco rinviare la risposta a questa domanda chiedendole, in anticipo, di dedicare un apposito ed ampio spazio e assicurandole sin da ora piena disponibilità. In conclusione ritengo di poter evidenziare che la stanza del mio ufficio è sempre aperta al contributo ed alla critica di tutti, ma soprattutto all'incontro con le persone senza alcuna distinzione di appartenenza, collegio elettorale o convinzioni personali.

Pierantonio Lutrelli (da Il Quotidiano della Basilicata)

mercoledì 17 ottobre 2007

Sentenza della Corte dei Conti n. 147 del 24/09/2007

La Corte dei Conti, Sezione Giurisdizionale per la Regione Basilicata, ogni contraria domanda ed eccezione respinte:

a) condanna i sigg.ri Saverio D'AMELIO e Alberto PASQUINO al risarcimento del danno in favore del Comune di
Ferrandina nella misura di € 100.000,00 ciascuno. Interessi legali dal deposito della sentenza fino al soddisfo;

b) le spese seguono la soccombenza e vengono determinate nella misura di € 735,47 =
Euro Settecentotrentacinque/47.

Così deciso in Potenza, nella Camera di Consiglio del 15 maggio 2007.

Il Relatore: dott. Giuseppe Tagliamonte
Il Presidente:
dott. Adriano Festa Ferrante

Per leggere l'intera sentenza clicca qui.

martedì 9 ottobre 2007

Il forum

Ci è arrivata questa email:

Ciao... sono Fra... probabilmente questa mail arriverà a qualcuno che conosco e che mi conosce, ma non ne sono molto sicuro....
cmq volevo sapere se c'è ancora un forum dove si può discutere un pò di questioni più o meno politiche... un tempo c'era se non ricordo male...
secondo me sarebbe bello frequentare virtualmente una comunità in cui si parla e ci si scambia le idee...
se fate una cosa del genere io ci sto!!!
A presto.

Prendiamo spunto da queste parole per ricordare che il sito del circolo PRC di Ferrandina si è trasformato in un blog proprio per permettere ai visitatori di interagire maggiormente con noi attraverso i commenti ai post.
Nello stesso tempo sappiamo benissimo che il blog "costringe" schematicamente a discutere, in pratica, solo degli argomenti lanciati dagli amministratori. Sentiamo, dunque, anche noi, l'esigenza di una maggiore interattività.
Per cui, d'ora in avanti, quest post (contrassegnato dall'etichetta forum) diventerà il luogo in cui tutti, commentandolo, potranno lanciare spunti e aprire dibattiti, e sarà linkato permanentemente nella parte superiore dell'home page, in modo tale da rimanere in vista anche quando scorreranno con il tempo altri post.
Se succederà eventualmente che le discussioni si rivelino particolarmente ricche di spunti si potrebbe aprire poi un apposito spazio di approfondimento.

La libertà è partecipazione...